Catàmmari Catàmmari
E’ il prodotto di un gioco, quello in cui solitamente si esercitano coloro che hanno raggiunto una certa età, il gioco del come eravamo: si ripensa il vissuto lontano, se ne fa termine di paragone con il presente per giungere sempre alla medesima conclusione, si stava megghiu quannu si stava peggiu. E’ un gioco che nasce dalla difficoltà di viverlo il presente, di accettarne ritmi, modelli, la tecnologia che rivoluziona la vita, i valori, specialmente quando questi ultimi sembrano la negazione di quelli sui quali hanno costruito la loro esistenza le generazioni passate. Il passato allora diventa il rifugio dell’anima che cerca conforto; esso si fa ricordare sempre come l’età dell’oro, dell’innocenza, dei buoni sentimenti, dell’onestà; pure le ristrettezze, le privazioni, i momenti tristi si ripresentano alla memoria come esperienze che ci hanno temprato e fatto crescere. Sappiamo che non sempre e non tutto è vero, ma l’idealizzazione fa parte di questo esercizio e forse per questo è un gioco che consola. Il vissuto di cui racconta il poemetto è quello della nostra comunità cittadina, così come essa si mostrava o come appariva ai miei occhi di adolescente, cinquanta anni fa circa, spiandola nella vetrina più importante della città, la piazza Angelo Scandaliato, un luogo a me assai caro e familiare. Quando, infatti, ragazzo di campagna, ho lasciato la scuola rurale e mi sono fatto cittadino per potere proseguire gli studi, sono andato a vivere con i nonni in via Roma, nella casa dove sono anche nato; la piazza, che fino ad allora avevo conosciuto solo come il luogo delle rare passeggiate domenicali, è diventata così il mio sottocasa, il luogo preferito dello svago e delle prime uscite con gli amici. Spesso mi è capito di ripensarmi adolescente in quei luoghi, in quella piazza che, pur restando pressochè uguale nella sua conformazione, oggi è così diversa dalla piazza dei ricordi. Retoricamente la definiamo ancora la vetrina, la passerella, il cuore della città, il salotto buono; nella realtà mi sembra piuttosto decaduta nel prestigio e sicuramente meno frequentata. E a conferma basta lo spettacolo desolante della piazza completamente vuota durante le sere d’estate. Ben più viva la piazza dei ricordi, quando era ancora…. Orgogliu di sta terra annintuvata, palcu di lu tiatru sciacchitanu…
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Il libro è stato presentato Sabato 12 Giugno 2010, nell’ambito dell’evento “Ti racconto la mia città in 20 minuti”, Letterando inFest – Carovana della Letteratura Mediterranea, presso il Multisala Badia Grande.
Catàmmari Catammari può essere acquistato nei seguenti punti vendita:
Libreria Verba Volant – Via Carlo Marx 10, Sciacca (Ag);
Libreria Edicola Coco Vincenzo – Via Cappuccini 124/A, Sciacca (Ag);
Edicola Coco Calogero, Corso A. Miraglia 48, Sciacca (Ag);
Edicola Bono Calogero, Corso V. Emanuele 16, Sciacca (Ag);
Edicola Bono Calogero, Via Dante Aligheri 50, Sciacca (Ag);
Edicola Cottone Nicola, Via A. De Gasperi 79, Sciacca (Ag);
Edicola Maniscalco Calogera, Via Modigliani, Sciacca (Ag);
Edicola Licata Paolo, Via Figuli 6, Sciacca (Ag);
Cartolibreria Termine Mario, Via Mazzini 93, Sciacca (Ag);
Edicola Paolo Venezia, Piazza Carmine 6, Sciacca (Ag);
Tabacchi Santangelo Maria Rosa, Via Cappuccini 26, Sciacca (Ag);
Tabacchi Marino Giuseppa, Via G. Licata 271, Sciacca (Ag);
Tabacchi Genuardi Alessandra, Via T. Fazello 59, Sciacca (Ag);
Tabacchi Simone Vullo Liliana, Corso V. Emanuele, Sciacca (Ag);
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